Tuesday, April 10, 2018

GLI INCONTRI CON SRI AUROBINDO 3



Mentre dormo, mi ritrovo improvvisamente in una grandissima piazza di una moderna cittá. Le immagini sono estremamente nitide, sono fermo nel centro della piazza e vedo le persone attraversarla a piedi in tutte le direzioni, ognuno indaffarato con i suoi propri affari e come alieni alla vita e tutto ció che li circonda.
Mi sembra di percepire una mancanza di profonditá nella loro vita o comunque nelle loro azioni, come assorti unicamente in cose superficiali.
All´improvviso la folla si dirada e vedo una persona ferma davanti a me che non avevo notato prima.
É Sri Aurobindo. 
Il cuore mi salta in petto e sono perfettamente cosciente che sto godendo di un darshan personale.
Mi guarda in silenzio negli occhi, perforandomi con lo sguardo, ma no dice una sola parola, solo mi guarda sostenutamente. Veste un dothi bianco e sandali ai piedi.
Mi rallegro di poter vedere il divino Maestro e mi rendo conto che nel suo silenzio vuole comunicarmi qualcosa di importante.
Quel qualcosa é perfettamente simbolizzato dalla visione, perché mentre noi due siamo fermi uno di fronte all´altro, le persone continuano a camminare indaffarate e come distratte dal senso della vita. Ci passano accanto senza nemmeno notare la nostra presenza.
Poi tutto scompare cosí imrovvisamente com´era comparso e mi ritrovo sveglio in piena notte ripensando nella grande benedizione di aver potuto contemplare il Maestro negli occhi.  
Una conoscenza intuitiva mi suggerisce che dopotutto il mio stile di vita ed il modo in cui osservo la vita tiene certa considerazione da parte del Maestro, e mi si insinua l´idea che i miei passi sono osservati, che non sono completamente solo nelle scelte che ho fatto, che Sri Aurobindo vela e conosce i miei passi.


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